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Vino Chardonnay Alto Adige DOC

Lo chardonnay è un’uva a bacca bianca tra le più coltivate e apprezzate a livello globale. Arriva dalla Borgogna, in Francia, ma secondo alcuni esperti potrebbe avere avuto origine in Medio Oriente. Tuttavia la teoria più recente lo vede come il risultato dell’incrocio avvenuto spontaneamente in epoca carolingia tra gouais blanc e pinot nero.
Anche con alte rese è capace di dare risultati soddisfacenti, ma con rese moderate è in grado di fornire risultati più che ottimi, grazie anche alla sua adattabilità a climi e terreni differenti.
Lo chardonnay è largamente coltivato nei “nuovi” paesi vinicoli come Cile, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Sud Africa.
Per molti anni in Italia è stato erroneamente scambiato per pinot bianco, ma nel 1978 è stato ufficialmente inserito nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite. La prima DOC, l’Alto Adige Chardonnay, risale al 1984. Oggi è diffuso su tutto il territorio italiano. La foglia è media, orbicolare. Il grappolo è medio, di forma piramidale, con ala compatta e poco pronunciata. L’acino è di grandezza media, color oro. Teme il marciume e il freddo.
È uno dei vitigni base dello Champagne e si usa per produrre i migliori spumanti. Il vino che si ottiene dallo chardonnay, fermo o frizzante, è di buona freschezza, dalle tipiche note fruttate e floreali, piuttosto alcolico e con ottima capacità di invecchiamento.

Caratteristiche organolettiche del vino Chardonnay Alto Adige DOC

Di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso si presenta delicato e caratteristico, con tipiche note fruttate; all’assaggio è pieno, asciutto e sapido, molto caratteristico.

Zone di produzione del vino Chardonnay Alto Adige DOC

Le uve destinate alla produzione dei vini “Alto Adige” devono essere prodotte nella parte del territorio della provincia di Bolzano idoneo alla produzione dei vini di qualità previsti nel disciplinare di produzione.

Vitigni consentiti

Per la produzione dell’Alto Adige Chardonnay DOC è consentito l’uso di uve chardonnay dal 95% al 100%, con eventuale aggiunta di altre uve bianche idonee per una percentuale massima del 5%.

Norme di produzione

- La produzione massima di uva deve essere di 130 q / ha
- Le forme di allevamento sono quelle tradizionali a pergola o alla spalliera con rispettivamente 3.500 a 5.000 fino a 7.000 ceppi / ha
- Per i nuovi impianti o reimpianti la densità minima deve essere di 3.300 ceppi / ha
- Titolo alcolometrico minimo del vino: 11% vol.
- Può essere destinato a “Riserva” con un periodo di invecchiamento di almeno due anni a partire dal 1° ottobre dell'anno della vendemmia, purché presentino un titolo alcolometrico naturale non inferiore a 11,5%
- Le operazioni di vinificazione devono avvenire all'interno del territorio della provincia di Bolzano

 

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