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Champagne

Champagne

Champagne è nel mondo sinonimo di occasioni speciali, classe e lusso.

 

Lo Champagne prende il nome dall’omonima regione francese.

 

È la sola zona in Francia ad avere una singola denominazione.

 

 

La Champagne è un territorio inimitabile per la qualità dei prodotti: un po' perché lì hanno inventato il metodo Champenoise e hanno iniziato a usarlo almeno 200 anni prima degli altri, un po' per le particolari caratteristiche territorio. La roccia madre che caratterizza la zona è calcarea e gessosa. La presenza di gesso fa da volano termico per il terreno, permettendo lo sviluppo della vite e la maturazione dell'uva anche in un territorio così settentrionale.

Sono individuabili cinque aree, per un totale di 34.000 ettari coltivati a vigneto: montagne di Reims, Valle della Marna, Côte des Blancs, Côte de Sézanne, Côte des Bar nell’Aube. L’invenzione dello Champagne si deve al frate benedettino Dom Pérignon, che nel XVII secolo si rese conto che la rifermentazione del vino avviava la presa di spuma, e quindi la produzione naturale di anidride carbonica, da cui le leggendarie bollicine. Ci sono varie versioni su come il religioso arrivò a tale conclusione, ma gli vanno sicuramente riconosciuti alcuni meriti: l’intuizione che da tale vino rifermentato si potesse ottenere un prodotto gradevole, l’individuazione del pinot noir come vitigno più adatto e l’adozione del tradizionale tappo di sughero con la gabbietta.

Ciclo produttivo

Oggi il mondo dello champagne è diviso in due grandi gruppi: i produttori di uva, i vigneron, contadini che si occupano di produrre la materia prima, e le aziende vinicole, le maison, che invece lavorano l’uva.
Vi sono poi piccole realtà che coprono entrambi gli aspetti del ciclo produttivo, le “récoltant manipulant”: in retroetichetta si può vedere una sigla, “RM”, che indica questo tipo di aziende. Il prezzo del chilo di uva, che è anche l'indicatore della salute economica di una zona viticola, è deciso dai rappresentati delle due fazioni. Per fare un esempio, il prezzo di un chilo di uva da Champagne è in media 4 euro, contro gli 0,8 dell'uva nera italiana. Un ettaro di vigna può costare oltre 1,5 milioni di euro.

Il metodo 

Lo champagne si ottiene con il metodo Champenoise, analogo a quello che in Italia è noto come metodo Classico (o tradizionale). Dalla vendemmia alla commercializzazione, il processo produttivo avviene per fasi, tra cui sono da citare la presa di spuma, ossia la rifermentazione alcolica caratteristica di questo tipo di vino; l’affinamento sui lieviti, dove il vino viene lasciato a riposare sui lieviti responsabili della rifermentazione; il remuage, fase delicata che serve a raccogliere i lieviti in un particolare tappo, per poi asportarli successivamente durante la fase di dégorgement; e il dosaggio, fase finale in cui si “corregge” lo champagne per ottenere le varie versioni zuccherine.
Le principali peculiarità del metodo Champenoise rispetto a quello Classico in generale, a parte lo strettissimo legame con il territorio, sono innanzitutto i vitigni utlizzati: chardonnay, pinot noir, pinot meunier e, in misura minore, arbanne e petit meslier, rigorosamente appartenenti alla zona d’origine Champagne; la vendemmia unicamente manuale; le particolari bottiglie create dai produttori di Champagne nel XIX secolo: Huitième (9,4 cl); Mignonette (da 18,75 a 25 cl); Mezza (37,5 cl); Media (60 cl); Bottiglia (75 cl); Magnum (1,5 l); Jéroboam (3 l); Réhoboam (4,5 l); Mathusalem (6 l); Salmanazar (9 l); Balthazar (12 l); Nabuchodonosor (15 l); Salomon (18 l); Souverain (26,25 l); Primat (27 l); Melchidezéc (30 l). I nomi sono curiosamente ispirati a sovrani e profeti del Vecchio Testamento.

Caratteristiche

Lo champagne può essere bianco o rosé. Mentre il rosé è ottenuto da uve a bacca nera (i pinot) il bianco può essere ottenuto da chardonnay (blanc de blancs) oppure dai pinot vinificati in bianco (blanc de noirs).
Va servito piuttosto freddo, a una temperatura che oscilla tra i 6° C e i 10° C, e ci sono vari modi per distinguerlo: per colore, per tipo di uve, per dosaggio… e per prezzo. In etichetta viene riportato la tipologia di dosaggio effettuata:
Pas dosè: alla sboccatura (dégorgement) la bottiglia viene ricolmata con lo stesso vino.
Extra brut: la bottiglia viene colmata con vino (qualsiasi) e fino ad un massimo di 6 g / l di zucchero. Inoltre è possibile utilizzare per la colmatura anche distillati di ogni origine. La miscela di ingredienti utilizzata per la colmatura si chiama liqueur d'expédition.
Altre versioni zuccherine:
Brut: da 3 a 12 g / l
Extra dry: da 12 a 17 g / l
Sec: da 17 a 32 g / l
Demi sec: da 32 a 50 g / l
Doux: oltre 50 g / l
La versione più comune è il Brut.

 

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