La prevalenza di montagne e colline con la contemporanea presenza di una costa lunga e frastagliata, fa dell’Abruzzo una regione estremamente interessante e varia dal punto di vista pedoclimatico e, di conseguenza, anche da quello enologico.
Troviamo infatti climi tipicamente costieri, quindi miti anche in inverno; ma allo stesso tempo, spingendoci nell’entroterra, possiamo incontrare temperature molto fredde, specialmente in inverno, tipiche del clima appenninico e continentale. Dei 35.000 ettari vitati abruzzesi però, oltre il 90% si trova sulle colline pedemontane, mentre il restante 10% rappresenta la viticoltura appenninica di questa regione.
Principali vitigni per la produzione dei vini abruzzesi
Importante è la presenza, in Abruzzo, di vitigni autoctoni o a chiara connotazione locale; tra i bianchi i più coltivati sono sicuramente il trebbiano d’Abruzzo ed il bombino bianco, ma anche il pecorino, il montonico e la passerina. Tra i rossi troviamo il montepulciano ed il sangiovese, che in Abruzzo incontra un adeguato terroir in cui esprimersi. Ma i vini abruzzesi si producono anche con i vitigni internazionali più diffusi quali lo chardonnay, il pinot bianco ed il pinot grigio; oltre che i rossi merlot, cabernet sauvignon e cabernet franc. Dal punto di vista dell’allevamento, in Abruzzo è ancora molto diffuso l’alberello, che genera dei paesaggi agricoli davvero suggestivi; le forme più antiche di coltivazione della vite sono oggi sostituite da sistemi moderni come la controspalliera, il cordone speronato ed il guyot.
Principali zone di produzione dei vini abruzzesi
Oltre alle 8 DOC (le più importanti delle quali sono sicuramente il Montepulciano d’Abruzzo nelle sue varie sottozone, il Cerasuolo d’Abruzzo ed il Trebbiano d’Abruzzo) ed alle 8 IGT, in questa regione è presente un’importante DOCG, nata nel 2003: il Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane, prodotto con uve montepulciano (nella quantità minima del 90%) e sangiovese; vino di notevole struttura, nella sua versione Riserva può dar vita a prodotti in grado di sopportare anche lunghissimi affinamenti in bottiglia. È importante sottolineare come sia necessario prestare attenzione quando si parla di Montepulciano: oltre al vitigno autoctono abruzzese ed al vino appena menzionato infatti, in Toscana viene prodotto il Vino Nobile di Montepulciano DOCG; quest’ultimo però è sangiovese in purezza, e nulla ha a che fare con l’unica DOCG abruzzese.
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