Il Piemonte è famoso in tutto il mondo per i suoi vini pregiati Fra questi un posto speciale è certamente occupato dal Gavi, un vino bianco a Denominazione di Origine Controllata (DOC) prodotto nelle colline del comune di omonimo, in provincia di Alessandria.
Che vino è il Gavi?
Il Gavi è un vino che si contraddistingue per la sua freschezza e la sua leggerezza, ma allo stesso tempo per la sua complessità aromatica e il suo carattere. Ottenuto a partire da uve Cortese, un vitigno autoctono, si caratterizza per la grande eleganza.
Il colore varia dal giallo paglierino al giallo dorato, con un bouquet di aromi floreali, fruttati e minerali. Al naso si possono sentire sentori di fiori di acacia, miele, pesca, mela verde e agrumi, accompagnati da note di pietra focaia e calcare. In bocca il Gavi è un vino secco, fresco e sapido, con una buona acidità e una leggera effervescenza.
Inoltre, il Gavi è un vino che si presta a essere conservato per diversi anni, grazie alla sua struttura e alla sua complessità. Con il passare degli anni, acquisisce note di miele, nocciola e burro, che lo rendono ancora più interessante e complesso.
Dove si produce il vino Gavi?
Tra i più celebri vini bianchi del Piemonte, il Gavi viene prodotto in un territorio che dalla Pianura Padana arriva all’Appennino Ligure e interessa 11 comuni diversi. Ciò che contribuisce a rendere speciale questo vino è il microclima della zona, in cui si incrociano il vento marino che arriva dal Mar Ligure con l’aria fresca dell’Appennino. Questo microclima, insieme alla fatica e alla passione dei viticoltori, regala un grande vino.
Il Gavi DOCG si produce in 5 diverse tipologie:
- Tranquillo,
- Frizzante,
- Spumante,
- Riserva,
- Riserva Spumante Metodo Classico.
La storia di questo vino è caratterizzata da una particolare leggenda: si racconta infatti che il nome del comune di Gavi, e quindi poi del vino, sia dovuto a una principessa, figlia del re dei Franchi Clodomiro, che si chiamava Gavia. Si narra che questa principessa si rifugiò proprio nel borgo che adesso è il comune di Gavi, perché costretta a fuggire da casa sua in quanto colpevole di amare un uomo non gradito a corte; grazie anche all’aiuto del Papa, poté rifugiarsi nel borgo con l’uomo che amava e il figlio che avevano avuto. Da allora quel borgo prese il nome di Gavi in suo onore, e si racconta che, essendo Gavia una principessa bella e cortese, il vitigno di quelle zone fu denominato proprio Cortese.
A cosa abbinare il Gavi?
Il Gavi è un vino bianco versatile che si presta a essere abbinato con molti piatti diversi, non solo della cucina tipica piemontese.
Uno degli abbinamenti più classici per il Gavi è con il pesce, in particolare con le preparazioni a base di pesce bianco come il rombo, il branzino, la sogliola e il dentice. Si sposa bene anche con il salmone affumicato, le ostriche, i gamberi e le vongole. Inoltre, è un vino ideale da gustare come aperitivo o come accompagnamento a una cena a base di sushi o sashimi, scegliendo per esempio il Gavi DOCG Le Marne.
Il Gavi è anche un vino molto versatile che si adatta perfettamente ad abbinamenti con piatti vegetariani e vegani. È un vino che si sposa bene con i piatti a base di verdure come le zucchine, i carciofi, i peperoni e i funghi, ma anche con le insalate, le minestre e le zuppe di legumi.
Nonostante sia un vino bianco, si presta anche a essere abbinato con carni bianche come il pollo, il tacchino e il coniglio, specialmente se cucinate con salse leggere a base di erbe aromatiche e agrumi.
Infine, il Gavi è un vino che si può gustare anche da solo, come vino da meditazione, grazie alla sua complessità aromatica e alla sua eleganza.
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