Syrah: le origini del vitigno
Le origini del Syrah – tra i vini rossi più apprezzati – sono controverse: oggi è considerato da molti un vitigno importato dalla Francia, ma è probabile che abbia origini mediorientali (dalla città persiana di Schiraz), mentre secondo un’altra teoria deriverebbe dalla città siciliana di Siracusa.
Dove si coltiva il Syrah in Italia?
In Italia il Syrah si coltiva principalmente in Sicilia, dove ha trovato condizioni pedoclimatiche che assicurano una produzione eccellente. Qui viene vinificata in purezza con risultati straordinari ma anche usata con il Nero d’Avola, con il Merlot o con il Cabernet Sauvignon, per dare struttura ed eleganza al prodotto finale.
Altra regione di spicco è la Toscana e in particolare la zona di Cortona, habitat ideale del Syrah, grazie alla qualità dei terreni e al clima mediterraneo. Nasce così il Cortona DOC Syrah, vino di grandissima identità ed eleganza.
E nel resto del mondo?
I migliori vini Syrah al mondo vengono prodotti nella Valle del Rodano settentrionale, in Francia. Qui, nascono gli eleganti vini in purezza della Côte-Rôtie e dell’Hermitage, capaci di competere con i migliori vini Bordeux.
Non solo, perché il Syrah è diffusissimo anche in Australia, Spagna, Argentina, Cile, California, Sudafrica e Nuova Zelanda.
Syrah, un vino e tanti nomi
Così come tanti altri vini, anche il Syrah ha numerosi sinonimi, come Petit Syrah, Sirac, Syrac De l’Ermitage, Shiraz, Shiras, Sirah, Marsanne Noir, Sérine Noir, Blauer Syrah, Candive e Plant De La Bianne.
Le varietà del Syrah
Nella Valle del Rodano molti vignerons distinguono due varietà: la Petite Syrah (da non confondere con la Petite Sirah americana), più raffinata e a bacca più piccola, e la Grosse Syrah, a bacca più grossa, da cui nascono vini meno complessi. Tuttavia, gli ampelografi non accettano questa distinzione.
Foglia, grappolo e acino: le caratteristiche ampelografiche
La foglia è medio-grande, di forma pentagonale, trilobata o pentalobata. Il grappolo è medio, di forma allungata e cilindrica, semispargolo, in alcuni casi alato, e il peduncolo è visibile. L’acino è medio oppure medio-piccolo, ovale. La buccia è blu, pruinosa, non molto consistente.
La produzione del Syrah
Il vino Syrah è caratterizzato da una produzione buona e costante. Ha buona resistenza alle avversità climatiche, ma è sensibile a stress idrico e clorosi ferrica. I migliori risultati si ottengono in zone ben esposte, con adeguata densità d’impianto e contenuta produzione per pianta.
Le caratteristiche organolettiche
Dal Syrah si ottiene un vino di colore rosso rubino con riflessi violacei, con alta concentrazione di antociani, piuttosto alcolico e tannico, e di buon corpo. I vini da Syrah più eleganti sono caratterizzati da una spiccata longevità, tanto che raramente è consigliabile stapparli nei primi 5 anni di vita.
I profumi sono intensi e risentono delle condizioni climatiche e colturali. Al naso spiccano note olfattive di violetta, lampone, ribes, ciliegia, e a seconda della zona di produzione, anche mirtillo e liquirizia. Naturalmente, su tutte rimane la nota distintiva di pepe nero, aroma caratteristico del vino.
Syrah: quando degustarlo
Il Syrah è un vino che si presta molto bene all’affinamento in legno: con l’invecchiamento acquisisce note di cacao amaro, tabacco, caffè, zucchero caramellato e goudron.
Come abbinare il Syrah al cibo?
Il Syrah è un vino che si abbina perfettamente alla carne rossa: dalla brace alla cottura in umido, passando per lo stufato. Ottimo anche l’abbinamento di questo vino rosso con i formaggi stagionati al pepe verde o i pecorini maremmani, nonché l’accostamento a salumi saporiti come il prosciutto stagionato di cinta senese, la coppa o il capocollo.
Ora che conosci tutte queste curiosità su un vino così particolare, non resta che assaggiarlo: scegli il Syrah che preferisci tra quelli selezionati per te dagli esperti di Svinando!