Come è nata l’azienda?
Alla fine del 1999 mi hanno imposto di andare in pensione perché avevo 39 anni di contribuzione, ma solo 55 anni d’età. Ho quindi deciso di impegnarmi in un progetto mio costruendo un nuova realtà produttiva in un territorio poco noto ma con grandi potenzialità: Il Montefalco in Umbria.
Che varietà coltivi e che denominazioni ti rappresentano?
Inizialmente ho puntato sul vitigno sagrantino, nonché sul sangiovese ben diffuso nell’area; poi ho scoperto e cercato di valorizzare un vitigno bianco locale il trebbiano spoletino, con grande soddisfazione e risultati qualitativi interessanti.
Quale messaggio vuoi dare con il tuo vino?
Far percepire agli appassionati di vino nei vari paesi del mondo l’importanza della diversità e dell’originalità dei vitigni Italiani e le emozioni che riescono a trasmettere.
Cosa ti lega di più al tuo territorio, e cosa ritrovi di questo nel vino che produci?
La opportunità di poter realizzare vini originali e non riproducibili in altre realtà climatiche. È dimostrato che i vitigni che si identificano con l’area del Montefalco, sagrantino e trebbiano spoletino, coltivati in altre aree danno vini completamente diversi. Il loro legame con il territorio è indissolubile.
Quali sono i sapori tipici della tua terra che ti piace abbinare di più ai tuoi vini?
I primi piatti, gli arrosti di agnello con salvia e rosmarino (per il Sagrantino di Montefalco) ed i formaggi pecorini freschi (per il Trebbiano Spoletino) o stagionati 60/90 giorni per il Sagrantino.
Un tuo bel ricordo enologico.
Il profumo dei primi rimontaggi dei mosti di Sagrantino paragonati alla complessità del vino di 10 anni ed oltre.
Il vino: passione solitaria o condivisa?
Assolutamente condivisa, il vino deve essere un piacere di gruppo, deve essere fonte di confronto e di condivisione delle emozioni.
Passioni a parte il vino: cosa ami fare nel tempo libero?
Viaggiare anche a piedi e godere dell’equilibrio che solo la natura riesce a trasmettermi: i germogli appena schiusi, il fruscio di una sorgente o di un ruscello, i colori dell’autunno il canto delle cicale in un caldo pomeriggio estivo… “tutto quello che riesci ad immaginare….. la natura lo ha già realizzato” (Ernest Hemingway).
Un sogno, un rimpianto e un progetto.
Sogno di vedere i miei nipoti emozionati ad assaggiare i vini delle annate della loro nascita. Non ho rimpianti ma solo qualche delusione per il comportamento di alcune persone. Progetto: vivere per un mese in cento aree diverse del mondo, lo realizzerò certamente appena possibile.
Un messaggio agli amici di Svinando.
Trascorriamo insieme un po’ di tempo assaggiando un buon vino e gustando un buon piatto della nostra meravigliosa cucina e parlando serenamente.
Le Selezioni di Svinando Wine Club
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