Cosa: Da Sangiovese, Syrah e Cabernet Sauvignon
Perché: Per l’eleganza e la bella struttura
Perfetto con: Piatti della tradizione toscana a base di carne
Cosa: Da Sangiovese, Syrah e Cabernet Sauvignon
Perché: Per l’eleganza e la bella struttura
Perfetto con: Piatti della tradizione toscana a base di carne
Italia
Imbottigliato: SP27, 53031 Casole d'Elsa, Il Piano SI
Partiamo dall’etichetta. Costa Toscana IGT è una denominazione che si estende su una lunga lingua di terra di circa 400 chilometri, che comprende le province di Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto. Un'area vitivinicola variegata e ricca di microclimi, dove la brezza marina e il sole della Toscana creano le condizioni ideali per la coltivazione della vite. Quello proposto qui, in particolare, è un vino rosso biologico prodotto dalla famiglia Piccini, una realtà vinicola che non ha certo bisogno di presentazioni. Nasce dalla Tenuta Moraia, in Maremma, dove Sangiovese, Syrah e Cabernet Sauvignon vengono coltivate con cura e rispetto per l'ambiente. Le uve vengono vinificate separatamente in acciaio inox a temperatura controllata e poi affinate per 9 mesi in botti di rovere. Il risultato è un vino rosso intenso e complesso, con profumi di frutta rossa matura e note terrose e speziate. Eleganza e struttura, queste le sue caratteristiche principali. In bocca si rivela caldo e avvolgente, con una buona acidità e dei tannini morbidi che equilibrano il carattere fruttato. Si abbina bene con piatti della tradizione toscana a base di carne, carni di maiale e formaggi stagionati come il pecorino toscano.
Si definiscono, a ragione, “La famiglia italiana del vino”. Del resto quella che oggi è un’impresa enorme che ruota attorno al lavoro di 7 cantine, in Toscana ma non solo, e che è in grado di mettere sul mercato milioni di bottiglie di vino ogni anno, nasce da un unico piccolo appezzamento a Poggibonsi. Lo acquistò nel 1882 Angiolo Piccini che fondò la propria azienda con sua moglie, Maria Teresa Totti. Da quel piccolo terreno, 7 ettari in tutto, vennero prodotti i primi fiaschi in paglia di Chianti. Il resto è storia, lavoro e impegno. Oggi a guidare l’azienda c’è Mario Piccini, quarta generazione della famiglia. Con lui, le sorelle Martina ed Elisa e i figli Ginevra, Benedetta e Michelangelo, tutti coinvolti in prima persona nelle attività aziendali. Cinque delle sette tenute che fanno capo alla famiglia sono coltivate seguendo i principi dell’agricoltura biologica.
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