Il rosé, nella Champagne e nel mondo, è sempre più di moda. Piace per la sua versatilità che lo rende, allo stesso tempo, un fantastico aperitivo ma anche un vino in grado di accompagnare pranzi e cene. La stoffa non gli manca di certo. Quello proposto qui da Pierre Gobillard è frutto di un assemblaggio che vede lo Chardonnay in netta prevalenza, circa il 75%. La parte rimanente è, ovviamente, Pinot Noir che al blend dona potenza e struttura. Nello specifico non si tratta di un millesimato ma di una cuvée che nasce dal uve della vendemmia 2009 unite a una percentuale di vini di riserva della vendemmia 2007, rendendo il tutto più complesso ed elegante. Fermentazione alcolica in acciaio, il vino subisce la malolattica per smussare le spigolosità e rendere il vino base più armonico. Quindi alla cuvée bianca viene aggiunta una piccola percentuale di Coteaux Rouge, della stessa vendemmia, vinificato in rosso. Seguono 24 mesi sui lieviti e 3 mesi di riposo in cantina dopo il dégorgement. Alla vista si presenta di un bel colore rosa salmone, con un’effervescenza vivace. Al naso, profumi di fiori di gelsomino con sentori di frutta esotica. Mentre in bocca è fresco e morbido con un tocco di pompelmo rosa.